giovedì 18 aprile 2013

Non basta un solo aereo per tornare a casa...

Ciao, nipote.

Cerimonia del "cambio della guardia"
nel palazzo presidenziale a Lima
L'avventura in Sud America si è, per questa stagione, conclusa, dopo vari mesi passati a portare in giro turisti a vedere le bellezze di quei posti.

Ritornare a casa in Italia è un viaggio lungo, che faccio per gradi, un po' per passare a salutare degli amici, un po' perché non è stato possibile trovare voli uno dietro l'altro. Parto quindi da Lima, la capitale del Perù, e attraversando il continente arrivo a Buenos Aires, capitale dell'Argentina; due città molto diverse, la prima sicuramente più simile all'idea che la gente ha del Sud America della seconda: macchine e moto strombazzanti, bancarelle che vendono cibo per le strade, persone che si aggirano con un poncho colorato addosso, suonatori di flauti e molto altro ancora. Al contrario, Buenos Aires sembra una città europea, con grandi parchi e alti palazzi, e molte persone sono alte e dalla pelle chiara, spesso con i capelli biondi.

lunedì 15 aprile 2013

Animali come se piovesse, nella foresta pluviale

Ciao, nipote.

Niente zanzariera sull'amaca, purtroppo
Quasi alla fine del tour in Perù, siamo andati per un paio di giorni nella foresta pluviale, che si chiama così perché piove un bel po' (e te lo posso assicurare, perché mentre eravamo lì una notte ha piovuto fino alle 11 del mattino, e l'acqua che è caduta era davvero tanta!).

Siamo rimasti all'interno di quello che chiamano un lodge, una specie di villaggio, con tante belle capanne collegate da corridoi di legno. In ogni stanza, un paio di letti con le loro zanzariere, un'amaca per chi voleva rilassarsi dondolando, un tavolo con una brocca di acqua pura per bere dopo una giornata di caldo e sudore, degli scaffali per le proprie valigie e non molto altro (niente televisione, niente frigorifero, tutto naturale). Ma in realtà di televisione non si ha affatto bisogno: un'intera parete di ogni stanza manca completamente, quindi puoi vedere la foresta davanti a te (e, soprattutto, ascoltarne i suoni, con decine di uccelli che continuano a lanciare i loro richiami).

martedì 9 aprile 2013

Tradizioni popolari del Perù

Ciao, nipote.

La cocciniglia e i colori
che se ne ricavano
Ogni paese ha le sue tradizioni, ed il Perù non è differente. Specialmente poi nelle località un po' isolate, come quelle del "Valle Sagrado" (Valle Sacra), che mantengono ancora molte delle abitudini che avevano già nel tempo degli Inca.

Per esempio, per colorare la lana che ricavano dai lama e dagli alpaca, usano metodi molto naturali: le foglie per il verde, alcuni fiori per il giallo e l'arancione, e la cocciniglia per i rossi... si tratta di un insetto piccolo piccolo, grigiastro, che infesta le piante di cactus; lo raccolgono, lo mettono all'interno di un mortaio e poi lo schiacciano, ricavando una polverina rossa che mischiano poi con acqua ed altri ingredienti per ottenere le differenti sfumature.

giovedì 4 aprile 2013

Un salto (in alto) in Bolivia

Ciao, nipote.


Una cholita paceña e suo figlio
Negli ultimi giorni sono stato a La Paz, la città più importante della Bolivia. Si trova molto in alto, a più di 3500 metri, tutta accucciata sulle pareti di una vallata profonda (tanto che tra la parte alta e la parte bassa della città ci sono più di 500 metri di differenza).

Le signore da queste parti si fanno crescere i capelli, solitamente raccogliendoli in lunghe trecce, e poi si piazzano in testa un cappello, a volte bianco come nella foto, a volte scuro e fatto a bombetta, che sembrano quasi tutte (anche per la tendenza a essere grassottelle) parenti di Stanlio e Ollio (soprattutto Ollio, ovviamente).