lunedì 15 aprile 2013

Animali come se piovesse, nella foresta pluviale

Ciao, nipote.

Niente zanzariera sull'amaca, purtroppo
Quasi alla fine del tour in Perù, siamo andati per un paio di giorni nella foresta pluviale, che si chiama così perché piove un bel po' (e te lo posso assicurare, perché mentre eravamo lì una notte ha piovuto fino alle 11 del mattino, e l'acqua che è caduta era davvero tanta!).

Siamo rimasti all'interno di quello che chiamano un lodge, una specie di villaggio, con tante belle capanne collegate da corridoi di legno. In ogni stanza, un paio di letti con le loro zanzariere, un'amaca per chi voleva rilassarsi dondolando, un tavolo con una brocca di acqua pura per bere dopo una giornata di caldo e sudore, degli scaffali per le proprie valigie e non molto altro (niente televisione, niente frigorifero, tutto naturale). Ma in realtà di televisione non si ha affatto bisogno: un'intera parete di ogni stanza manca completamente, quindi puoi vedere la foresta davanti a te (e, soprattutto, ascoltarne i suoni, con decine di uccelli che continuano a lanciare i loro richiami).

Gli ospiti del villaggio possono, se vogliono, fare tutta una serie di escursioni per visitare la foresta. Noi, per esempio, siamo andati fino ad una torre metallica molto alta, che ci ha permesso di vedere la foresta dall'alto (e guardare dritto negli occhi alcune scimmie urlatrici, un falco ed un paio di tucani); e poi ad un lago vicino, dove su un catamarano spinto da un vogatore abbiamo navigato e visto caimani, lontre e tanti altri uccelli; e a visitare un centro medico indigeno, dove uno sciamano, una specie di stregone, cura ancora le persone con le erbe che coltivano nei giardini intorno alla clinica.


Tarantola in attesa della cena
Sicuramente, una delle escursioni più interessanti, per quanto breve, è stata quella notturna, quando armati solo di torce elettriche abbiamo camminato per una mezz'oretta intorno al villaggio, lungo sentieri che solo la nostra guida conosceva molto bene. L'oscurità permette di essere più consapevoli dei suoni della foresta, e gli animali che si muovono di notte non sono sempre quelli che si vedono di giorno (pensa ai gufi, per esempio)... a volte può capitare, come nella foto qui accanto, di incontrare una grossa tarantola, che aspetta pazientemente su una foglia che la sua "cena" passi vicino, e che quando si spaventa si infila rapida rapida all'interno della sua tana, fatta con una parte della stessa foglia arrotolata su se stessa ed incollata per benino, come una busta.

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