martedì 2 dicembre 2014

La spiaggia del leone


Il leone di Leon a guardia della tomba
del poeta Ruben Dario
Ciao, nipote.

Mi trovo a Leon, importante città fondata dai colonizzatori spagnoli ancora nel 16° secolo in quello che sarebbe stato poi chiamato Nicaragua. Una città con un sacco di storie da raccontare, perlopiù collegate al suo glorioso passato e al suo ruolo durante la rivoluzione sandinista, che ha liberato il paese da una crudele dittatura nel 20° secolo.

Oggi, però, con il mio gruppetto di viaggiatori abbiamo deciso di andare a goderci una delle vicine spiagge sull'Oceano Pacifico, e così abbiamo chiesto al nostro autista signor Antonio di portarci a Las Peñitas, a circa una ventina di chilometri.

Devi sapere che l'Oceano Pacifico non è mai stato particolarmente pacifico (il nome gli era stato dato dai marinai che, passato il terribile Capo Horn tra la Patagonia e l'Antartide, ritornavano ad acque "più pacifiche"), e Las Peñitas non fa eccezione: belle onde alte più di un metro e mezzo, e tanti surfisti che ovviamente ne approfittano.


Un surfista cammina sulla spiaggia
di Las Peñitas al tramonto
Ma la spiaggia, di un colore scuro essendo la sabbia di origine vulcanica, è pulitissima, e l'acqua tiepida, quindi per noi tutti è stato un piacere fare il bagno, giocando con le onde o semplicemente godendosi la tranquillità del posto, vuoto di tutti i turisti nicaraguensi che durante i finesettimana affollano tutta la costa.

Il tramonto, poi, è stato qualcosa di eccezionale. La costa pacifica, essendo orientata ad ovest, regala sempre una buona opportunità di vederlo, ma come forse ti sarai accorta ci sono un sacco di elementi che devono essere giusti: qualche nuvola che si colori, ma non troppe a coprire il cielo, e poi una vista senza ostacoli. Stasera era così, e come puoi vedere il risultato non è stato niente male...

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