Un elefante mentre fa merenda |
Quelli più grossi sono sicuramente stati gli elefanti, che abbiamo incontrato in vari branchi, composti da maschi, femmine e qualche piccolino... che, poi, chiamare piccolino il cucciolo di elefante è un po' ridicolo, dato che è grande più di una motocicletta; pensa che la sua mamma lo tiene in pancia per 22 mesi, prima che nasca. Erano giorni che speravo di vederne qualcuno, e ce ne siamo trovati davanti tantissimi; uno si è persino un po' infastidito per la presenza della barca su cui stavano visitando il canale Kazinga (che sembra il nome di un robot, è vero, ma invece è il nome che aveva il parco prima che lo rinominassero come omaggio alla regina), ed ha cominciato a barrirci contro, agitando vistosamente le grandi orecchie; per fortuna il capitano ha fatto indietreggiare la barca, e l'elefante è tornato ad occuparsi del suo cibo.
Dopo il pranzo, il leone si allontana per andare a schiacciare un pisolino |
E, nel pomeriggio, un leopardo, che dormicchiava su di un albero, zampe e coda a penzoloni. Non so dirti come il ranger che ci accompagnava sia riuscito a scorgerlo, perché pur essendo vicino alla riva io ci ho messo 1 minuto a trovarlo anche quando mi avevano spiegato dove si trovava. Il leopardo non ha fatto molto caso a noi, riposava tranquillo, ogni tanto apriva gli occhi e si guardava intorno per vedere se eravamo ancora lì... Nei pressi, però, non c'erano altri animali, neppure gli ippopotami, che evidentemente non si sentivano poi così sicuri come noi...
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