lunedì 9 settembre 2013

Traditi dal vulcano

Persone in fuga durante l'eruzione
del Vesuvio
Ciao, nipote.

Sono arrivato ieri sera a Minori, un piccolo villaggio lungo la Costiera Amalfitana, poco sotto Napoli, per preparare un tour con una nuova compagnia. Mi ha accolto la signora Aideen, irlandese, che si sta occupando di un altro tour che terminerà domani, e che mi sta insegnando le cose utili per questa particolare località.

Questa mattina, siamo andati assieme a Pompei. Cittadina dell'antica Roma, costruita non troppo lontano dal vulcano Vesuvio, che con le sue precedenti eruzioni aveva reso fertile il terreno circostante, nel 79 dopo Cristo venne sommersa da una pioggia di cenere e lapilli che cadde per ore formando alla fine uno strato di più di 3 metri, raggiungendo in molti casi i tetti delle case, in parte ancora in ricostruzione dopo un terremoto di qualche anno prima.


Abitanti di Pompei, sorpresi
dall'eruzione mentre dormivano
Durante l'eruzione, uscirono dal vulcano anche grandi quantità di gas tossici che, assieme alle ceneri, soffocarono molte delle persone che abitavano a Pompei, senza permetter loro di scappare; la cenere calda circondò poi i loro corpi, bruciandoli, e compattandosi creò come un calco negativo delle persone che aveva imprigionato.
Gli archeologi, versando del gesso all'interno di questi calchi (immagina una formina, in cui metti la sabbia, al mare), hanno ottenuto poi delle statue che sono copie esatte delle persone che abitavano a Pompei, permettendoci di imparare molte cose su di loro. Ovviamente, molte di queste statue rappresentano i cittadini di Pompei intenti a scappare, oppure a proteggersi, anche se questo non li aiutò.

Oggi è possibile camminare per le strade dell'antica Pompei, pestando sulle antiche pietre ed entrando nelle case, nelle panetterie, nelle lavanderie e nelle terme di quel tempo antico; sempre sotto lo sguardo semiaddormentato del Vesuvio, che pare sonnecchiare ma che, secondo gli scienziati, presto si risveglierà, forse facendo sentire ancora una volta la sua voce tonante.

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