venerdì 13 dicembre 2013

Quell'orso con gli occhiali...

La cittadella Inca di Machu Picchu,
resa ancora più magica dalle nuvole
Ciao, nipote.

Questa mattina, dopo aver visitato ieri un'altra volta la bellissima Machu Picchu, cittadella degli Inca, ho approfittato di un po' di tempo libero per fare un'escursione speciale con i guardiaparco dell'hotel dove stavano alloggiati i miei passeggeri.

Ci hanno portato a vedere il centro in cui si occupano di alcuni esemplari di "orso dagli occhiali", detto anche orso andino, l'unica specie di orso nativa del Sud America. Un centro in cui cercano di migliorare le condizioni di vita di alcuni animali, in precedenza tenuti in cattività dagli uomini, e quando possibile di riabituarli a vivere nel loro habitat naturale fino a poterli finalmente liberare.


Yoghi alle prese con una pannocchia
Sebbene si tratti di uno degli orsi più piccoli esistenti, può sempre arrivare a 2 metri e mezzo di lunghezza e 200 kg di peso, quindi è un bel bestione. Si nutre però quasi esclusivamente di vegetali, ed è pure abbastanza lento, quindi non è un pericolo per gli uomini, a meno che questi ovviamente non lo molestino. Quelli che abbiamo visto noi, chiamati Pepe, Kori e - indovina un po' ?! - Yoghi, stavano facendo allegramente colazione, a base di melograni, arance e pannocchie, oltre all'immancabile alfalfa - anche nota come erba medica-, di cui sono ghiotti anche lama e alpaca.

Dotato di un ottimo olfatto, non ha però una buona vista, e forse è per questo che deve usare gli occhiali... in realtà, viene chiamato "orso dagli occhiali" così perché spesso ha delle macchie bianco-avorio intorno agli occhi, e anche perché ricordarsi il suo nome scientifico "Tremarctos ornatus" è un po' difficile, non credi?


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