domenica 8 febbraio 2015

Panorami patagonici

Un albero di lenga si inchina
al sole del pomeriggio
Ciao, nipote.

Sono tornato un'altra volta in Patagonia, in fondo al Sud America, e di nuovo in luoghi spettacolari, con ghiacciai lunghi qualche chilometro, torri di puro granito, boschi sconfinati e un'aria fredda che muove rapidamente le nuvole nel cielo.

Ad El Chalten, in Argentina, siamo rimasti due giorni, con il gruppo. Considerata la capitale del trekking, in realtà si tratta di un villaggetto di poche migliaia di persone (poco più grande di Castegnero, ad occhio e croce), circondato però da uno dei parchi nazionali più belli del paese, con stupende montagne coperte di ghiaccio e neve dove la storia l'hanno fatta alpinisti italiani come i "ragni di Lecco", scalando vette che agli altri sembravano inaccessibili.


Un fiume biancastro per l'acqua
dei ghiacciai scorre verso El Chalten
Una infinità di sentieri permettono di aggirarsi per ore, a volte per giorni, accampando dove serve con la tenda che ognuno si porta in spalla. I boschi sono costituiti principalemente da alberi noti localmente come "lenga", in realtà specie di "notofagus", un albero che deve il suo nome al fatto di assomigliare molto al faggio pur non essendolo (e, quindi, è un "not-a-fagus"). Il contenuto del parco nazionale è ovviamente protetto, quindi gli alberi sono lasciati vivere la loro vita, e anche quando muoiono rimangono dove sono, a volte piegati dal peso degli anni, a volte semplicemente a terra dove decine di specie animali li usano come alimento o come rifugio: pensa che persino la volpe rossa vi si nasconde a volte per farci la tana e dare alla luce i suoi piccoli.

Questa volta non siamo stati fortunati come in precedenza, e non siamo riusciti a vedere il picchio magellanico, la più grande delle specie di picchio che vivono in questo continente, con la sua inconfondibile cresta rossa; però abbiamo visto volpi, condor, tanti uccelli e poi le montagne, che da queste parti rimangono le padrone incontrastate.

Tra tre settimane ritornerò qui, chissà che capiti allora di incontrarsi con Woody Woodpecker...

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