mercoledì 18 marzo 2015

Un palazzo per salvare Dante

Tomas, la mia guida
all'interno di Palacio Barolo
Ciao, nipote.

Sicuramente hai sentito parlare di Dante Alighieri, poeta e scrittore toscano del tredicesimo secolo, famoso per aver composto l'autore delle Divina Commedia, universalmente considerata la più grande opera scritta in italiano e uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale.

Ne aveva sentito parlare anche il signor Luigi Barolo, imprenditore tessile di grande successo in Argentina, che anzi era davvero un ammiratore di Dante, tanto da far costruire nei primi anni del secolo scorso un palazzo a Buenos Aires, conosciuto ora come Palacio Barolo.

Un palazzo davvero speciale, il suo, pieno di riferimenti alla Divina Commedia: è alto 100 metri, così come 100 sono i canti dell'opera dantesca (33 per l'Inferno, 33 per il Purgatorio, 33 per il Paradiso, più 1 che fa da introduzione), ed è diviso appunto in 3 sezioni per un totale di 22 piani, così come 22 sono le terzine di ogni canto. Gli interni, anch'essi creati dall'architetto Mario Palanti, sono caratterizzati da decorazioni in forma di draghi, di mostri, di diavoli, di angeli.


La deliziosa vista di Buenos Aires
che si gode dalla cima del palazzo
In cima, a simboleggiare l'Empireo, c'è un faro potentissimo, che ai tempi in cui Buenos Aires non emetteva troppo inquinamento luminoso si poteva vedere, chiaramente, dall'Uruguay, che si trova dall'altra parte del delta del Rio De La Plata.

Il sogno del signor Barolo era quello di porre al sicuro, in un'urna nel centro del corridio principale dell'edificio, i resti di Dante, per proteggerli in caso della devastazione che, egli credeva, poteva arrivare in qualunque momento in una Europa in preda a continue guerre. Dante però riposa ancora a Ravenna, nella sua tomba, ma almeno ogni giorno, accompagnati da guide simpatiche e preparate, si possono ancora scoprire i segreti di questo strano edificio.

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...