Chi sono

Mi chiamo Daniele Binaghi e sono un viaggiatore

Fin da quando, due anni dopo essere nato, la mia famiglia fece armi e bagagli per trasferirsi in un’altra regione, in un’altra realtà, il germe del viaggio mi si è infilato dentro e non mi ha lasciato più.

Nel 2003, ho vagato per 4 mesi nel Sud-Est asiatico, apprendendo l’arte del viaggiatore solitario e restando abbagliato (entusiasticamente abbagliato) dalla moltitudine di esperienza che il mondo conosciuto solo sui libri di scuola aveva da offrire; non serviva neppure cercarle, bastava aprire i 5 sensi. Forte di questa esperienza, nel marzo del 2004 ho intrapreso un giro del mondo che mi ha portato, in quasi 30 mesi, a visitare 25 Paesi di 3 continenti. Un viaggio intenso, pieno di esperienze positive e negative, che ho cercato di raccontare (almeno in parte) nel mio Diario di Bordo su questo sito web. Mia compagna fedele è stata una macchina fotografica digitale, che mi ha permesso di registrare alcune facce, alcuni luoghi, alcuni avvenimenti (il termine “alcuni” qui è in realtà riduttivo, avendo raccolto più di 14000 scatti…). Le trovate nella sezione fotografie di questo sito.

Marco ed Anna
Da alcuni anni lavoro come accompagnatore turistico, collaborando con alcune società sia italiane che straniere: mi appassiona far conoscere luoghi dell'Italia e del mondo a viaggiatori di tutte le provenienze. È un lavoro che, ovviamente, mi tiene molto lontano da casa, ma in cambio si possono continuamente fare incontri con nuove persone, nuovi luoghi, nuove situazioni... niente male, eh?!

Sono, felicemente, zio di Anna e Marco; la prima mi ha già chiesto alcuni anni fa dove l'avrei portata in viaggio, e prima o poi (con il consenso dei suoi genitori) mi sa che dovrò adempiere alla promessa fattale allora; il secondo, per il momento, si gode ancora il suo giardino, e le sue torte di compleanno...Nel frattempo, ho deciso di dedicar loro questo blog, nato dal desiderio di raccontare ad Anna, e un giorno anche a Marco, i miei viaggi, in un modo un po' meno dettagliato e forse più adatto a dei bambini di quello che si trova nel mio Diario di Bordo. Se, in futuro, sceglieranno di vedere il mondo, forse un po' sarà anche merito di queste brevi "cartoline".