giovedì 23 gennaio 2014

Nella foresta, a casa dei Maya

Una stele con tante belle
ed interessanti cose
scritte sopra
Ciao, nipote.

Se in Sud America il popolo antico più famoso è quello degli Inca, qui in Centro America sono in due a dividersi la poltrona: Aztechi e Maya. I primi vissero perlopiù in quello che oggi è il Messico, mentre i secondi a cavallo di Guatemala, Belize, Honduras, El Salvador e un po' di Messico anche loro.

I Maya vissero il loro momento più splendido secoli fa, ma sopravvivono tutt'oggi nei paesi che ho menzionato sopra, in particolar modo nel Guatemala e nel Belize, dove spesso vivono in piccole comunità. In passato, invece, creavano grandi città-stato, separate le une dalle altre da decine di chilometri di giungla. Di alcune di esse sopravvivono dei resti, e io oggi ho visitato uno dei più famosi, Copan, in Honduras.

mercoledì 15 gennaio 2014

Cercando il quetzal tra le nuvole


La foresta nebulosa di Monteverde
Ciao, nipote.

L'altro giorno, col mio gruppo, siamo andati a visitare la foresta di Monteverde, nel nord del Costa Rica. Una foresta molto ricca di fauna e flora, e particolarmente importante perché è una delle poche foreste nebulose della Terra. Così importante che qui, in Costa Rica, è spesso protetta, a volte dallo Stato, altre volte da privati; una delle riserve più note è quella chiamata "Bosco eterno dei bambini", perché è stata acquistata grazie al contributo di migliaia di bambini da tutte le parti del mondo, che hanno raccolto dei fondi per poi inviarli all'associazione che era stata creata per acquistare parti di bosco.

Una foresta nebulosa è una foresta umida sempreverde, coperta in modo continuo o stagionale da nuvole a bassa quota, in genere al livello delle cime degli alberi. Le chiome degli alberi possono quindi raccogliere l'umidità delle nubi, e farne poi gocciolare al suolo una parte, contribuendo a mantenere l'ambiente umido e a favorire la vita in grande quantità di animali e piante.


giovedì 9 gennaio 2014

Animali lenti e stelle del Caribe

Un bradipo appeso a testa in giù
Ciao, nipote.

Ti scrivo dalla costa del Mar dei Caraibi, o Caribi come sarebbe più giusto chiamarlo. Fuori, il vento muove le grandi foglie delle palme da cocco, con i loro frutti ancora giallastri e immaturi aggrappati come non volessero lasciarsi cadere (e bisogna stare attenti quando cadono, che se ti arrivano in testa potrebbero farti un bel po' male).

Il tempo purtroppo oggi non è particolarmente bello, anzi ha piovuto per tutta la mattina, però ieri siamo riusciti a fare un giro nell'arcipelago di Bocas del Toro, visitando alcune isole e riuscendo a vedere alcuni strani animali, come il bradipo tridattilo (cioè, con tre dita), uno degli animali più lenti del mondo, dalle zampe lunghe lunghe che gli servono per lasciarsi dondolare dai rami, quasi come un'altalena, e alcune rane rosse rosse, che come ti ho raccontanto sono velenose e quindi con il loro colore forte vogliono avvisare i possibili predatori.