giovedì 26 febbraio 2015

Un vento che spazza e spezza

Il vento increspa la superficie
dei laghi nel parco Torres del Paine
Ciao, nipote.

La Patagonia è una terra che cambia ogni giorno, ed ogni giorno ti sorprende: un giorno c'è il sole, un giorno piove, poi comincia a montare il vento e non lo fermi più, e lui passa e spazza via tutto, dalla sabbia alle persone.

E' proprio quello che ci è capitato, a me ed al mio gruppetto di 8 viaggiatori (più la guida Jacqueline, svizzera), l'altro giorno, all'interno del parco nazionale cileno Torres del Paine: stavamo giusto camminando lungo la via del ritorno verso l'ostello in cui avremmo passato un'altra notte, e ci siamo imbattuti in forti raffiche di vento. Ma non un vento normale: le raffiche, molto forti, soffiavano sopra i laghi del parco, increspandone la superficie, per poi raggiungere le rocce e gli escursionisti che si trovavano vicino ad esse.


Improvvisamente, si forma
un mulinello di sabbia e polvere
A tratti, sembrava di volare; anzi, un paio di signore del gruppo, non particolarmente grandi, quasi prendevano il volo, se non le avessimo afferrate e trattenute.

Poi, si è formato un mulinello d'aria, quasi un piccolo tornado, ed ha sollevato una nuvola di sabbia bianca, creando un fantastico effetto visivo, per fortuna lontano da noi.

Ma il vento, si sa, è matterello: così come era arrivato, all'improvviso se ne è andato, probabilmente a soffiare su altre parti di questa "fine del mondo". E noi abbiamo potuto ricominciare a camminare verso il rifugio, e il tepore delle sue stanze riscaldate.

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