Niente zanzariera sull'amaca, purtroppo |
Siamo rimasti all'interno di quello che chiamano un lodge, una specie di villaggio, con tante belle capanne collegate da corridoi di legno. In ogni stanza, un paio di letti con le loro zanzariere, un'amaca per chi voleva rilassarsi dondolando, un tavolo con una brocca di acqua pura per bere dopo una giornata di caldo e sudore, degli scaffali per le proprie valigie e non molto altro (niente televisione, niente frigorifero, tutto naturale). Ma in realtà di televisione non si ha affatto bisogno: un'intera parete di ogni stanza manca completamente, quindi puoi vedere la foresta davanti a te (e, soprattutto, ascoltarne i suoni, con decine di uccelli che continuano a lanciare i loro richiami).
Gli ospiti del villaggio possono, se vogliono, fare tutta una serie di escursioni per visitare la foresta. Noi, per esempio, siamo andati fino ad una torre metallica molto alta, che ci ha permesso di vedere la foresta dall'alto (e guardare dritto negli occhi alcune scimmie urlatrici, un falco ed un paio di tucani); e poi ad un lago vicino, dove su un catamarano spinto da un vogatore abbiamo navigato e visto caimani, lontre e tanti altri uccelli; e a visitare un centro medico indigeno, dove uno sciamano, una specie di stregone, cura ancora le persone con le erbe che coltivano nei giardini intorno alla clinica.
Tarantola in attesa della cena |
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