martedì 9 aprile 2013

Tradizioni popolari del Perù

Ciao, nipote.

La cocciniglia e i colori
che se ne ricavano
Ogni paese ha le sue tradizioni, ed il Perù non è differente. Specialmente poi nelle località un po' isolate, come quelle del "Valle Sagrado" (Valle Sacra), che mantengono ancora molte delle abitudini che avevano già nel tempo degli Inca.

Per esempio, per colorare la lana che ricavano dai lama e dagli alpaca, usano metodi molto naturali: le foglie per il verde, alcuni fiori per il giallo e l'arancione, e la cocciniglia per i rossi... si tratta di un insetto piccolo piccolo, grigiastro, che infesta le piante di cactus; lo raccolgono, lo mettono all'interno di un mortaio e poi lo schiacciano, ricavando una polverina rossa che mischiano poi con acqua ed altri ingredienti per ottenere le differenti sfumature.


Cuy e patate pronti ad entrare
nel forno
Anche in cucina, ovviamente, le tradizioni si mantengono. Così, come noi mangiamo anche il coniglio, da queste parti una delle specialità è il "cuy", o porcellino d'india, che preferiscono cotto al forno o, a volte, pure fritto. Possibilmente, con un buon contorno di patate, perché qui ci sono più di 3000 (tremila!) varietà di patate, e quindi possono sceglierne di diverse ogni giorno.

Mangiano anche tanto mais, che qui si chiama "choclo", utilizzando spesso i chicchi come aperitivo: tostati, divengono molto soffici, e non rischi di romperti i denti quando li sgranocchi.

E anche le bevande tradizionali arrivano dal mais: la "chicha" (pronunciato "cìcia"), lievemente alcoolica, e la "chicha morada", ottenuta da mais rosso scuro e dal gusto simile a quello dei frutti di bosco, ottima anche per chi come me non ama bere bevande alcooliche.

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