venerdì 23 maggio 2014

Zio Giramondo risponde a... Simone

Ahi ahi, Simone... ora mi toccherà
colpirti con la mela, disse la maestra

Ciao, nipote.

Proprio quando pensavo che le lettere dei tuoi compagni fossero terminate, me ne hai portata una oggi all'improvviso, che Simone si era dimenticata nel libro dopo averla scritta con tanta attenzione... eh, Simone, la prossima volta fai attenzione anche a dove le riponi, le lettere, ché hai rischiato che venisse tralasciata...

Ma vediamo un po' cosa mi scrive:
Caro zio Giramondo,
ti volevo scrivere per salutarti, perché è da tanto che non ti vedo e perché ho saputo che sei appena tornato da un viaggio. Dove sei stato?
L'anno scorso, sei venuto a raccontarci del tuo viaggio in Sud America e io, quest'estate, ho fatto una ricerca sull'Argentina. Mi piacerebbe tanto andarci una volta e soprattutto andare a vedere le cascate di Iguazù. Secondo me, è un posto meraviglioso.

Spero che quando vieni a trovarci, ci racconti del tuo viaggio, dei nuovi animali che hai visto, dove dormivi e soprattutto cosa mangiavi.
Vorrei anch'io, da grande, andare in giro per il mondo come te.
Tanti saluti!
Simone
p.s.: mi raccomando, raccontami tutto!
Caro il mio Simone, epperfortuna che l'abbiamo ritrovata, questa lettera, eh?! Anche se a molte cose ho già risposto nelle pagine precedenti, mi fa piacere che tu parli di Argentina e di quelle favolose cascate, perché sono sicuramente tra le mie preferite. Come sai si trovano giusto al confine con il Brasile, e tutti e due gli Stati si sono organizzati per permettere ai turisti di visitarle. Ma, se dal lato brasiliano hai una vista stupenda di tutte le cascate, davanti a te, in quello argentino puoi avvicinarti tanto da sentire gli spruzzi, ed addirittura camminarci sopra su delle passerelle costruite apposta! Quindi, io consiglio sempre la doppia visita, partendo dal Brasile e poi passando all'Argentina, in almeno un giorno e mezzo (segnatelo, per quando ci andrai tu).

Vuoi pure sapere dove ho dormito... ma su dei letti, ovviamente! Pensa che un giorno, in Peru, mi hanno persino dato una stanza con un letto "California king size", una cosa gigante, largo almeno come tre letti normali, più di me... si vede che gli avanzava, per quella volta, perché di solito non mi danno proprio le stanze migliori, che tengono per i nostri turisti; sono stato davvero fortunato.

Ora ti saluto, e assieme a te i tuoi compagni, e vi ringrazio di nuovo per queste belle lettere.

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