Un quadro di Guayasamin |
All'interno, Oswaldo ha inserito alcuni dei suoi dipinti, ed alcuni murali giganteschi, come uno in cui viene rappresentata la lotta tra un condor ed un toro, una specie di battaglia molto feroce che veniva organizzata durante alcune feste locali per vedere quale dei due animali, legati l'uno all'altro, sopravviveva.
Ma quelli più belli sono, a parer mio, quelli intitolati "la tenerezza", che Oswaldo ha dedicato alla propria madre. Ritratti di mamme con bambini, in varie pose, ma sempre, immancabilmente, che fanno venire in mente l'amore di una mamma per i suoi figli. E sì, forse l'hai riconosciuto: ce n'è una copia appesa in casa della nonna, una copia di una fotografia che avevo fatto io alcuni anni fa.
Quito, la città che mi sta ospitando in questi giorni, si trova in una valle ai piedi di un vulcano, il Pichincha. Ma il vulcano è tranquillo, almeno per il momento, quindi non corro rischi, stai tranquilla. Anche se, in questo paese, ci sono alcuni vulcani un po' pazzerelli, che spesso sbuffano fumo (e, alle volte, pietre); magari, con un po' di fortuna, riuscirò a vederne uno, come lo scorso anno in Guatemala: nei prossimi giorni, infatti, andrò in giro per l'Ecuador con un nuovo tour... spero di aver tempo di scriverti ancora mentre sono qui.
Nessun commento:
Posta un commento